alfa revival cup

Data

Il Bollo d’Oro: Edoardo Caponi di Jolly Car Squadra Corse, il piacere dell’automobile italiana

Edoardo Caponi partecipa ad Alfa Revival Cup dal 2019. Quella del 2024 è per lui la stagione numero cinque, il che ne fa uno dei concorrenti più presenti nel campionato.

20 giugno, 2024: Oltre che mettersi al volante, Edoardo ama cimentarsi nella preparazione e nel restauro di vetture classiche italiane. Jolly Car Squadra Corse è infatti il nome del team che compete in Alfa Revival Cup, di cui Edoardo è fondatore e presidente. Con il supporto di Fabrizio Sabatini, le GTAm gruppo 2 che portano in pista sono due: una a carburatori guidata da Luca Demarchi e una ad iniezione meccanica condotta da Edoardo e Fabrizio.

Quando hai deciso di cominciare a correre in auto? Con quale macchina?

Ho iniziato nel 2019 con la GTAm numero 86, proprio in Alfa Revival Cup. Prima avevo partecipato solo a dei raduni e a qualche gara in salita, ma rimane tuttora un hobby. Ho una vera e propria malattia per le auto storiche e in famiglia ce ne sono sempre state.

Qual è il momento che preferisci di una gara?

La partenza è eccitante! Da due anni, per strategia, salgo in macchina dopo il cambio pilota. Durante la corsa mi piace ascoltare il rumore della meccanica e tenere sotto controllo i parametri essenziali come temperatura e carburazione.

Qual è la corsa più bella che ricordi di aver disputato?

Ne cito tre, con al primo posto l’esordio ad Imola, che reputo un circuito pazzesco; poi la prima volta a Vallelunga e infine il Red Bull Ring.

Perché correre con la Alfa storiche?

Ho comprato le GTAm con lo scopo di competere nell’Alfa Revival Cup, ma è anche una forma di investimento. Mi piacciono le Alfa Romeo per il loro design fatto di linee scultoree. Apprezzo tutti i marchi, ma le sportive di Arese degli anni ‘60 e ‘70 vantavano soluzioni tecniche innovative abbinate a una bellezza dirompente.

Com’è guidare una GTAm?

Esaltante e divertente perché il rapporto peso-potenza è ottimale. Ci sono poi alcuni accorgimenti che migliorano la dinamica, come il ponte posteriore bloccato con lo slittone che fa alzare la ruota anteriore interna in curva.

Come mai ha scelto l’Alfa Revival Cup?

Per tre motivi:

  • la qualità dell’organizzazione di Canossa è ottima;
  • importante investimento economico sull’auto con cui corro;
  • si tratta di campionato monomarca.

Come hai curato la fase che ha preceduto l’avvio del campionato 2024?

In marzo e aprile abbiamo fatto tre test al Mugello e Magione, sia con la GTAm a carburatori che con quella a iniezione. È stata un’occasione per far riprendere confidenza ai piloti. Sul lato meccanico, il motore viene tagliandato con la sostituzione di fasce, pistoni, bronzine.

Abbiamo accennato a Luca Demarchi, dicci qualcosa di più…

Come detto in apertura, Luca Demarchi è l’altro pilota di Jolly Car Squadra Corse, alla sua prima esperienza con le auto storiche, ma non certo nuovo all’ambiente del motorsport, anzi.

Luca è giovane, classe ’87, ma esperto e talentuoso: un vero campione. Lo scorso anno ha vinto il Campionato Italiano GT Endurance in classe Pro AM col team Best Lap Ferrari alla guida di una 488 Challenge EVO. E l’impegno prosegue anche quest’anno. A Vallelunga ha esordito con un ottimo quinto posto, se consideriamo che è stata la sua prima volta alla guida di un’auto storica e per di più in una gara bagnata e concitata.

Aspettative per la stagione?

Sono fiducioso. Dato che ho partecipato a molte edizioni, conosco bene sia il campionato, sia la vettura a carburatori, che quest’anno è nelle mani di Luca. Lo scorso anno siamo stati super competitivi, chiudendo la stagione al terzo posto in classifica. Per la GTAm ad iniezione meccanica è un banco di prova importante, speriamo di riuscire a coniugare affidabilità e prestazioni durante tutti i weekend.

Per i più curiosi ed appassionati di motori, dov’è la differenza principale tra le due tecnologie di alimentazione?

Con l’iniezione meccanica il motore sviluppa qualche cavallo in più (circa 6-7cv) e si ha un’erogazione più lineare, con maggiore spunto e coppia ai bassi regimi. I carburatori sono più facili da regolare per trovare la giusta miscela aria-benzina. Con l’iniezione meccanica trovare il giusto set up è meno immediato ma, una volta raggiunte le prestazioni desiderate, i margini di modifica sono minimi.

Jolly Car è l’officina da cui prende il nome la Squadra Corse. Quali servizi offre l’attività?

Facciamo preparazione e assistenza tecnica delle vetture, con un focus particolare sui restauri di Ferrari, Maserati e Alfa Romeo dagli anni ‘50 ai ’70. Operiamo sia su veicoli da competizione che stradali, sia d’epoca che Youngtimer. Se il cliente lo desidera, i nostri restauri vengono spesso certificati dalla casa madre di riferimento. Insomma, amiamo le automobili italiane!

Foto di Luca Danilo Orsi