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Alfa Revival Cup. Alla scoperta dei Piloti

I protagonisti: Giacomo Barri e Edoardo Caponi

22 settembre, 2023: L’Alfa Revival Cup vanta nella sua line up alcuni giovani piloti molto veloci che non hanno saputo resistere al fascino di un marchio storico tanto importante.

Giacomo Barri ed Edoardo Caponi gareggiano entrambi con due spettacolari GTAm.

Barri dopo esperienze importanti con vetture GT è oggi in forze alla Lamborghini, dove si occupa del collaudo e dello sviluppo delle vetture della casa di Sant’Agata. Giacomo divide la vettura con il veloce gentleman Emilio Petrone e sono assistiti da Alfa Delta.

Dalle GT moderne alle GTAm della fine degli anni 60. Si tratta di un triplo salto generazionale?

Giacomo Barri: “Non sono molto abituato a guidare questo tipo di auto perché risalgono ad anni fa, prima che nascessi. È una bella opportunità di guidare questa bellissima Alfa GTAm e per questo ringrazio Emilio (Petrone) ed il team Alfa Delta.

Al Red Bull Ring è stata la prima occasione di guidare in gara questo tipo di macchina che utilizza gomme slick, poiché l’anno scorso abbiamo corso con la Giulia sprint GT Veloce.

Correre con questa macchina in un contesto così bello, è fantastico.

La cosa bella è che non hai elettronica ed ho notato, nelle gare passate, che cambia durante la gara e l’auto non può essere stressata come e quanto una moderna.

Questo consente di avere una buona costanza sino alla fine della gara. Emozione molto particolare.

L’anno scorso al Mugello venne a vederci un tifoso tedesco che aveva con sé un book fotografico ed era riuscito a risalire al telaio della macchina del dottor Emilio, mostrandoci che quella che stavamo usando era l’auto con cui lui aveva corso negli anni 70 come pilota ufficiale Alfa. Queste sono emozioni importanti.

Meno adrenalina rispetto auto moderne ma tanta emozione, anche perché non dobbiamo dimenticare che queste auto si scontravano contro BMW e altre case automobilistiche…
Ti devi calare in questo contesto ed è bellissimo”

Edoardo Caponi – Alfa GTAm 2000 (compagno Fabrizio Sabatini) Jolly Car Squadra Corse

La prima gara all’estero dell’Alfa Revival Cup è stata in Austria, ti è piaciuta questa scelta?

“Non conoscevo alcune delle piste, come il Red Bull Ring e devo dire che il contesto è bellissimo, incredibile. La pista ha tanti saliscendi e ricorda il Mugello, anche se non ci sono punti da pelo come al Mugello, in cui si deve tenere giù il piede. È comunque una pista singolare e unica.

Il fatto di correre all’estero è uno step importante per tutti noi, la scuderia e i piloti.”

Hai iniziato a correre proprio con le storiche tu che sei molto giovane. Quale è la spinta che ti ha portato a scegliere Alfa Revival Cup?

“Ho sempre avuto la passione per le competizioni e le auto storiche. Ritengo abbiamo un fascino che fa rivivere l’atmosfera delle competizioni dei vecchi tempi, che non ho vissuto direttamente, per una questione di età, ma che hanno un sapore particolare che si ritrova in questo campionato.”

Da dove arriva la tua passione?

“La passione mi deriva un po’ dalla famiglia, ma soprattutto è una cosa personale. Mi piace vivere il restauro della macchina, la preparazione e quanto necessario per portarla in pista.

Mi piace seguire i lavori, ho un’officina di appoggio ed una carrozzeria, uno staff di professionisti che gestiscono il lavoro ed io supervisiono tutto.

La nostra è un Alfa 1750 GT originale, di serie, che abbiamo preparato in versione GTAm.”

Un primo bilancio per la stagione in corso.

“Il 23 è patito bene al Mugello, anche se un imprevisto ci ha fatto perdere del tempo, poi abbiamo recuperato ed i presupposti ci sono tutti per continuare a fare bene.”