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25 Alfa Romeo in griglia al Red Bull Ring per il round 2 del 2024

Il Round 2 di Alfa Revival Cup 2024 si corre dal 7 al 9 giugno nell’esaltante contesto del Red Bull Ring Classics, per il secondo anno di fila. Andiamo a scoprire i protagonisti ed il circuito che caratterizzano il weekend!

6 Giugno 2024: La griglia del Red Bull Ring si popola di un numero elevato di meravigliose Alfa Romeo: ben 25! Qualità e quantità, data la presenza di numerose GTAm e Giulia Sprint GTA, a cui si aggiungono le Giulia Sprint GTA, Sprint GT e Sprint GT Veloce, una GT Veloce 2000 e una Giulia Super. Tutte al top per preparazione, prestazioni ed estetica. 

Dopo aver presentato le vetture, diamo ora uno sguardo a coloro che avranno l’onere e l’onore di spingerle al massimo. Lo schieramento di partenza è composto per buona parte (17 su 25) da concorrenti che hanno già preso parte alla stagione 2024 nel round di apertura a Vallelunga.

In Austria si presentano anche dei nuovi protagonisti:

  • Lo svizzero Christian Bonnet con la Scuderia del Grifone e la Giulia Sprint GT numero 58
  • Il tedesco Stefan Rollwagen in OKP Alfa delta Racing Team con la Giulia Sprint GT Veloce numero 99
  • Lo svizzero Benno Alleman con la GTAm numero 52
  • Dario Domenichini nel team Jolly Car Squadra Corse affianca Luca Demarchi al volante della GTAm numero 86
  • Il faentino Fabio Babini, pilota di GT con Porsche e Lamborghini, entra in Scuderia Clemente Biondetti insieme a Walter Ben con la GTAm numero 98
 

Alle prese con la loro prima gara stagionale, ma già concorrenti negli anni passati, c’è la coppia padre-figlio dei Körber, Mathias e Fabian, con la Giulia Sprint GTA numero 100 dell’OKP Alfa Delta Racing Team; poi Stefano Roversi con la GTAm numero 2 della Scuderia Bologna Corse; Franz Slama con la GTAm numero 90 ed infine il già citato Walter Ben. Emilio Petrone, Bernhard Laber, Peter Bachofen e Carlo Cionini Barbolini hanno scelto di vivere appieno l’emozione dell’Alfa Revival Cup e si sono già assicurati la partecipazione a tutte e sei i round della stagione. Tra i piloti troviamo anche dei partecipanti alla Modena Cento Ore, come Christian Ondrak, Bernhard Laber, Benno Alleman e Christian Bonnet, fedeli all’organizzazione di competizioni automobilistiche di Canossa.

Nel 2023 ad aggiudicarsi il round è stato Daniele Perfetti, dopo un lungo inseguimento su Praller e Körber. Chi la spunterà quest’anno? Perfetti riuscirà a bissare la vittoria al Ring, migliorando l’ottimo secondo posto di Vallelunga? 

Dalle origini ai giorni nostri: una terra di corse

Alcuni tra di noi lo ricorderanno col nome di “Österreichring” o “Zeltweg”, circuito impegnativo e velocissimo che ha fatto da teatro a uno dei periodi più spettacolari della Formula 1, dal 1970 al 1987. Il Red Bull Ring ha una storia complessa, con almeno tre evoluzioni cruciali, che l’hanno portato ad essere oggi uno dei templi del motorismo internazionale. Il tracciato originale, creato nel 1969 per sostituire l’aerodromo militare, resiste fino alla fine degli anni ’80, quando la massima serie lascia temporaneamente l’Austria, per poi tornare nel 1997.

La pista che nel frattempo ha cambiato nome e layout, aprendo anche alle due ruote con i campionati Superbike e MotoGP. I lavori hanno rallentato la percorrenza, modificato profondamente alcune sezioni e reso più sicuro il tracciato, ora chiamato A1-Ring. Qui si corre la F1 fino al 2003, dopo di che inizia un altro periodo di oblio. Nel 2004 la struttura viene acquistata da Red Bull, che avvia un forte rinnovamento coronato nel 2011 col ritorno del DTM. Dal 2014 entra nel calendario iridato della Formula 1, che ad oggi ha disputato qui 35 gran premi d’Austria. Il record assoluto di 1’02’’939 appartiene a Valtteri Bottas su Mercedes-AMG F1 W11 EQ Performance durante le qualifiche dell’edizione 2020. Nel 2016 è il Red Bull Ring è rientrato anche nella MotoGP.

Il circuito ai raggi X: curve, pendenze, frenate

Il Red Bull Ring è uno dei tracciati più corti (4318 metri), con meno curve (solo 10), e con i rettilinei più brevi (nessuno oltre i 1000 metri) tra quelli omologati “grado 1” dalla FIA. Il layout è semplice, veloce, ma insidioso.

I piloti affrontano le curve 2, 5 ed 8 a tavoletta, mentre tra la 1 e la 4 ci sono importanti variazioni di pendenza, con picchi del 12%. Dalla 1 alla 3 si sale fino all’apice di quest’ultima, dove inizia una leggera discesa che poi diventa più ripida con l’ingresso in curva 4. Solo le due curve consecutive del settore centrale sono a sinistra: un’ulteriore sfida per gli pneumatici, che tra i due lati della vettura raggiungono usura e temperature differenti. Servono buona aderenza meccanica alle basse velocità (curve 1, 3 e 4), prestazioni eccellenti alle alte velocità (curve 6-7 e 9-10) e freni con tanto mordente.

Il dislivello di 69 metri tra il punto più basso e quello più alto è uno dei più importanti nel panorama dei circuiti internazionali, il che non sorprende data la posizione nel cuore delle Alpi austriache, a 660 m s.l.m. I cordoli, soprattutto quelli delle curve 1, 6 e 7, sono aggressivi e pronunciati: un banco di prova per le sospensioni.  Interessante l’omaggio ai due eroi austriaci della Formula 1: la curva 1 è intitolata a Niki Lauda, tre volte campione del mondo nel 1975, 1977 e 1984, mentre la 9 a Jochen Rindt, unico pilota a ricevere il titolo mondiale dopo la sua scomparsa nel 1970 a Monza.

Red Bull Ring Classics: il tripudio del motorismo storico

Un weekend dove protagoniste sono le vetture che hanno scritto pagine indelebili di storia sportiva, come le nostre Alfa Romeo da Turismo, che tra gli anni ‘60 e ‘70 hanno dominato le gare di velocità, salita ed endurance in tutto il mondo. A noi piace definirle delle “università della guida” per centinaia di piloti. Red Bull Ring Classics è una vetrina internazionale nella quale Alfa Revival Cup rappresenta la tradizione, la cultura, lo stile e la tecnica delle Alfa Romeo che hanno fatto grande l’Italia nel mondo delle corse.

Highlights dell'edizione 2023