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Il Bollo d’Oro: Francesco Pantaleo e Antonio Crescenti, alfisti dalla Trinacria

27 Settembre 2024: I due piloti siciliani si conoscono da un paio d’anni e portano in alto il blasone del team Carrera. Andiamo a conoscere la loro affascinante storia sportiva, iniziando da Francesco.

Quando hai deciso di cominciare a correre in auto?

“Non ho alle spalle una tradizione familiare di piloti, ma ho iniziato nel 1984 con i kart e vi ho corso per 10 anni. Nel 1997 mi sono fatto un regalo e ho comprato una Giulietta Sprint Speciale 1300 preparata da Chiapparini e ho iniziato a correre nel Campionato Italiano Auto Storiche. Questa Alfa Romeo aveva poca potenza frenante: fermarla era un’impresa perché non era dotata di un impianto a disco, bensì a tamburo a tre ganasce. Questo fattore mi creava difficoltà nel tenere testa alle Lotus Elite. Così, nel 1999, acquistai una GTA 1300, che mi fece tornare competitivo nel campionato. Nella mia storia c’è anche qualche gara in salita con una GTAm preparata dal team Carrera. Ho corso in Master Prototipi con una Osella PA20s motorizzata BMW (3000cc 6 cilindri in linea). Nello stesso periodo ho guidato anche una Porsche 911 RS 2.7. Ad un certo punto ho ceduto la GTAm e ho noleggiato una GTA 1600 gr4 con assetto “33” (carreggiata larga): una vettura foriera di tante soddisfazioni perché potente e sincera nella dinamica. Con la GTA 1600 ero quasi sempre in prima fila durante le molte gare di Alfa Revival Cup a cui ho partecipato. Dal 2019 in avanti ho iniziato a correre con la GTA 1600 “stretta”.
Per me guidare è pura passione e, oltre alla pista, mi diverto anche su strada. Ho diverse auto stradali storiche ed iconiche come la Jaguar E-Type prima serie, l’Austin Healey mk2 3000, la Ferrari 208 GTS Turbo.”

Sulla scia della tua predilezione per la guida, raccontaci cosa pensi del motorsport

“È la massima esaltazione ed espressione della mia passione motoristica, un divertimento puro. Pensate che nello stesso weekend sono arrivato a correre in tre diversi campionati. Ho scelto di correre fin da subito con le auto storiche per via della fascinazione che ho subito dalle gare in Sicilia. Da bambino andavo a vedere la Targa Florio e le cronoscalate: in quel frangente le auto oggi definite “storiche” erano in produzione ed erano il massimo della tecnologia e della velocità. Una calamita formidabile agli occhi di un giovanissimo appassionato.”

Qual è il momento che preferisci in una gara?

“Lo spegnimento del semaforo verde è l’istante nel quale spariscono tutte le preoccupazioni. Si preme a fondo sul pedale del gas ed esplode il divertimento.”

Guardando al tuo passato, qual è la gara che ricordi con più emozione?

“È difficile sceglierne una: direi il quinto tempo alla due ore di Magione e le tante vittore con la GTA 1600 gr4 in piste da brivido come Imola, Mugello, Red Bull Ring.”

Come mai hai scelto l’Alfa Revival Cup e le Alfa Romeo storiche?

“Appena nato il campionato mi sono iscritto con la GTAm. Da quel momento ho fatto tutte le stagioni, cambiando auto.

Per quanto riguarda le Alfa Romeo storiche, tutto è nato nel 1997 grazie ad un amico che mi ha ceduto la sua Giulietta SS. Sono da subito stato ammaliato dalla storia e dal prestigio del costruttore milanese. La mia è una passione che perdura nel tempo: da 26 anni a questa parte corro sempre con un’Alfa Romeo.”

Che obiettivi ti sei fissato per la stagione 2024?

“Cercare di vincere il campionato, ma ritengo che sarà impossibile.”

Proseguiamo ora ad Antonio Crescenti:

Quando hai deciso di cominciare a correre in auto? Con quale macchina?

Ho iniziato nel 2004 durante la Targa Florio, ma non ero dietro al volante, bensì facevo da navigatore a mio fratello con un GTAm. Nel 2010 ho corso la prima gara vera e propria all’autodromo di Monza in occasione della tappa di Campionato Italiano Auto Storiche. Purtroppo, non andai oltre le qualifiche a causa di un guasto meccanico. Nello stesso anno ho preso parte alla 300km di Vallelunga, sempre con la GTAm. Nel 2012 ho partecipato alla prima stagione di Alfa Revival Cup e ne sono diventato un affezionato. Negli anni ho avuto altre esperienze al volante, rispettivamente con BMW 2002 Turbo, Porsche 911 “3000” e Mitjet.”

Cosa rappresenta per te il motorsport?

“È la mia passione principale, provo un entusiasmo incontenibile quando salgo in auto. È una passione mio padre ha trasmesso sia a me che a mio fratello. Per tenermi allenato faccio karting.”

Raccontaci il tuo momento preferito della gara

“Vedere la bandiera scacchi quando sono al primo posto.”

Tra tutte quelle che hai corso, qual è la gara che ti porti nel cuore?

“Senza dubbio la tappa ad Imola del Campionato Italiano Auto Storiche con la GTAm perché, a mio parere, Imola è la pista più bella, più tecnica e più da guidare che ci sia.”

Cosa ti ha portato a scegliere l’Alfa Revival Cup?

“Avendo un’Alfa Romeo è stata una decisione naturale, soprattutto perché la griglia è monomarca. Mi sono approcciato ad Alfa Revival Cup con varie vetture prima dell’attuale: Giulia Quadrifoglio 1600 del 1963 e GT 1600 (che era di mio padre).”

Che obiettivi ti sei fissato?

“Fino ad ora siamo andati bene, dovremmo ottenere un buon risultato finale.”

Tra la GTAm e la BMW 2002 Turbo quale preferisci?

“Sono vetture paragonabili fino ad un certo punto. È vero, lo schema meccanico è simil e anche se l’Alfa Romeo è più vecchia, le prestazioni sono simili. La BMW ha una migliore tenuta grazie a delle sospensioni più evolute e, se preparata bene, la bavarese è più incisiva.”