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Il bollo d’oro: Fausto Amendolagine, nel nome dell’amore per le auto

Nell’undicesimo appuntamento con il Bollo d’Oro incontriamo Fausto Amendolagine, pilota romano che ha molto da raccontare, grazie ad una lunga esperienza maturata in vari settori del mondo dell’automobile sia sportiva che d’epoca, come l’attività pista, gli eventi di guida, l’associazionismo e la cura e manutenzione.

25 Ottobre 2024: I suoi esordi da pilota sono stati in sella ad una moto da cross, approdando solo anni dopo alle quattro ruote. È legato al Cavallino Rampante per la sua lunga presidenza nel Ferrari Club Roma Centro. Ama le auto d’epoca e ne possiede alcune da strada, soprattutto Lancia, e gareggia nella stagione 2024 di Alfa Revival Cup con la GT Veloce 2000 del 1974 numero 44 con il team Scuderia Capannone Garage, condividendo spesso il volante con Gianluca Bardelli. Insieme a Marco Milla gestisce il Capannone Garage. Andiamo a conoscerlo più da vicino.

Quando ha deciso di cominciare a correre in auto? Con quale macchina?

“In realtà la mia avventura nel motorsport è iniziata negli anni ’70 con le due ruote nel Campionato Italiano Motocross, proseguendo nella Regolarità. All’epoca, in Italia, il settore delle moto offroad era fiorente e vi erano tante valide case costruttrici come Fantic, Aspes, SWM, Ancillotti, solo per citarne alcune. Per un periodo non ho fatto più nulla, poi ho ripreso nel campionato Kart Club.

Negli anni ’90 arrivo all’esordio con le auto. La Ferrari F355 Challenge mi ha accompagnato nel Gran Criterium Ferrari, campionato di regolarità del Cavallino Rampante. Dopo alcune stagioni, per i successivi 4 anni ho partecipato a gare di velocità in pista col Trofeo Ferrari Club Italia.

Chiusa la lunga parentesi con le Ferrari, nel 2013 con l’iscrizione alla “5 Hundred Supercup”, un simpatico monomarca riservato all’attuale Fiat 500 (2007-2024). Le utilitarie erano preparate tutte allo stesso modo, con assetto da pista, spinte dal millequattro sedici valvole con scarico, aspirazione e centralina specifici, per un totale di 120cv. Con la piccola torinese ho preso parte per due volte anche alla 24 ore di Adria. Nel 2014 ho corso nell’M3 Revival Cup con una E36 tremila sei cilindri in linea, arrivando primo nella classe N 3.0.

Dal 2016 al 2019 ho corso con una Peugeot 106 Rallye 1.3, piccola auto che mi ha dato delle enormi soddisfazioni. Primo assoluto, primo nella classe N CIVT 1.3 e primo nella categoria Gentlemen nel 2015 nel campionato Blue France Race Cup. Dal 2016 al 2018 ho vinto il Trofeo Italiano Super Cup, classificandomi al primo posto anche nella classe N CIVT 1.3 (2016-17) e nella classe Turismo 6 (2018).

Nel 2020 ho iniziato con le Alfa Romeo e ho corso qualche gara di Alfa Revival Cup e del campionato italiano auto storiche con la Giulietta di Marco Milla. Appassionatomi del mondo del Biscione, ho comprato la GT Veloce 2000 e mi sono iscritto al campionato italiano auto storiche. Nel 2024 sono finalmente approdato in maniera stabile in Alfa Revival Cup con la mia vettura.”

Com’è nata la tua passione per le automobili?

“Per me l’automobilismo è un hobby perché nella vita faccio il pubblicitario da più di quarant’anni. È stato mio padre a farmi appassionare. Possedeva delle vetture magnifiche, soprattutto Lancia, ma anche BMW, Opel, Mercedes-Benz.

La mia prima auto è stata una FIAT 127, presto sostituita da una Innocenti Mini 1001 (nota anche come “Mini Morris” e all’epoca molto di moda). Col passare del tempo comprai in successione una Rover P6 2000 TC, una Nuova Giulietta (1977), due SAAB 9000, prima coupé e poi cabrio. Negli anni ’90 inizia la mia storia d’amore con le Ferrari, iniziando dalla F355, passando poi alla F430 Scuderia trasformata in GT, che rimane la mia preferita. Al momento ho una 550 Maranello.

La passione è stata coronata dall’onore e onere del ricoprire la carica di Presidente del Ferrari Club Roma Centro e di coordinatore degli eventi Ferrari Club del Lazio fino al 2019.

Ho fatto parte per tanti anni del Ferrari Club Roma, fondato dal cantante Little Tony, poi diventato Roma Appia Antica, portando avanti l’iter per farlo diventare Scuderia Ferrari Club. Successivamente, insieme ad altri amici proprietari di alcune Ferrari, abbiamo rilevato il Scuderia Ferrari Club di Frascati, che aveva come madrina Prisca Taruffi, figlia del grande pilota Piero, facendolo crescere, diventato poi “Roma Centro”.

Cosa significa per te correre? Ci racconti le sue sensazioni.

“Correre suscita in me un forte spirito agonistico. Come dice Marco Milla: “Quando Fausto sale in macchina, non è più il solito Fausto”. Abbasso la visiera, mi concentro, solo con me stesso di fronte alla sfida. Devo darmi dimostrazione che sono ancora capace di farlo, è come un esame, e questo mi spinge ad essere critico. Vado alla ricerca della prestazione migliore, ascolto le esperienze e i consigli di tutti gli altri piloti, cerco di farmi trasmettere i segreti delle piste, imparando sempre qualcosa di nuovo. Nella vita ho sempre applicato questa massima: “Stai sempre vicino a chi sa e ha più di te.”

Qual è il momento di una gara che preferisci?

“Il duello: è lì che ti misuri. Sono contento di trovare più auto come la mia nella stessa classe.”

Qual è la gara più bella che ricordi di aver disputato?

“Autodromo di Imola, campionato Super Cup con Peugeot 106 Rallye 1.3: una rimonta incredibile che mi ha fatto vincere il titolo assoluto di quell’anno. La 106 è un’auto molto veloce in rapporto alla cilindrata. La si guida con disinvoltura: è leggera, con la trazione anteriore, la scocca rigida, con una potenza sufficiente per raggiungere ottime prestazioni in velocità.”

Quando hai deciso di correre con la Alfa storiche?

“Ho iniziato quattro anni fa con la Giulietta di Marco Milla perché sono un estimatore delle Alfa Romeo.”

Come mai ha scelto l’Alfa Revival Cup?

 “Perché è un ambiente amichevole e in cui mi trovo a mio agio, anche per c’è molta attenzione al cliente.”

Che obiettivi ti sei fissato?

“Spero di vincere la classe H1 T 2000.”

Il Capannone Garage non è solo il nome della Scuderia, corretto?

“La meccanica è stata sempre una mia passione, fin dal periodo delle moto ho avuto il pallino di mettere le mani sui motori. Il progetto di Capannone Garage è nato insieme a Marco Milla vicino a Vallelunga, dove avevamo affittato uno stabile per parcheggiare le mie auto d’epoca, tra cui due Lancia Fulvia coupé. Lancia è un marchio che stimo molto, il mio preferito. Nel frattempo, ci siamo trasferiti in un ex hangar più grande sempre a Campagnano. E arriviamo al Capannone di oggi, che apparteneva ad un collezionista: ne abbiamo acquistato un terzo, e ho detto a Marco di far fruttare questo spazio enorme. Poi è intervenuto il caso. Sono andato ad un evento chiamato “Piste & Piloti” a Francoforte sul Meno con l’Alfa 33 Trofeo. Ero l’unico italiano e mi sono messo a parlare con uno degli organizzatori. In quell’occasione ho capito che il business del rimessaggio abbinato a piccole manutenzioni avrebbe potuto funzionare. Marco ha accolto con favore la proposta e abbiamo lanciato l’attività, che si rivolge ai possessori ai veicoli d’epoca che non hanno un luogo sicuro e tranquillo per parcheggiare e che desiderano avere l’auto sempre perfetta e pronta all’uso.”