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IL BOLLO D’ORO: DAVIDE BERTINELLI, IL ONE MAN SHOW DI ARESE

Nel settimo appuntamento con il Bollo d’Oro incontriamo Davide Bertinelli, vincitore della recente gara di Magione con la sua GTAm del 1971

9 agosto 2024: Un vero appassionato di Alfa Romeo che è rimasto folgorato dall’emozione della pista quando era giovanissimo, grazie ad un track day con una Giulia Super all’autodromo di Monza. Davide vive in uno degli storici cuori pulsanti del Biscione, Arese. Andiamo a scoprire la sua interessante storia di pilota che gareggia senza team, in quanto fa tutto “in casa”. La sua partecipazione ad Alfa Revival Cup è duratura e proficua, avendo vinto per tre anni di seguito la classe G2 TC 2000.


Quando hai deciso di cominciare a correre in auto?

“Formalmente ho iniziato nel 2007 con una GTV 2000 gruppo 1 nel campionato italiano auto storiche. Ma in realtà ero già avvezzo alla guida in pista perché da quando avevo 15 anni partecipavo ai track days a Monza con una Giulia Super 1600 con sotto al cofano un 2000. Questa Giulia la possiedo ancora e ne sto finendo il restauro, ripristinando l’originale propulsore 1600. Tra qualche mese sarà pronta per competere nelle gare storiche.

Tornando a me, dopo qualche anno di stop e alcune apparizioni con le Mitjet, ho ripreso in modo continuativo sette anni fa con Alfa Revival Cup. Ho scelto questo campionato perché le auto sono tra loro simili e c’è competitività. Noto che di anno in anno il livello di vetture e piloti si alza, anche nella classe delle GTAm. Questo mi sprona ad andare più forte degli altri e cercare la bagarre come successo al Red Bull Ring: il duello con Daniele Perfetti è stato entusiasmante.”

 

Com’è nata e come si è evoluta la tua passione?

“Tutto è partito grazie a mio padre che negli anni ‘90 correva con le Alfa Romeo storiche: è una questione di famiglia! La GTAm che guido era già nostra e vi aveva corso mio padre con il preparatore Cesare Gatti. Fu trasformata dapprima in Gruppo 1 nel 1997 (vincendo due edizioni del Campionato Italiano Auto Storiche) e poi resa GTAm una decina di anni fa. Sono un cultore del marchio Alfa Romeo, anche perché sono nato e vivo a poca distanza dalla ex fabbrica di Arese, che ad oggi è diventata un museo. Da piccolo ricordo l’emozione di avvistare per le strade della città i collaudatori dell’Alfa Romeo intenti nel testare gli esemplari preproduzione e prototipi, come la 8C (che spettacolo!). Ho una piccola collezione con alcuni capolavori: Giulietta Spider, Giulietta Sprint, 1900 berlina, GTV 2000. Sono un investimento in continua crescita, ma credo che le auto siano mezzi da utilizzare e da godere, non da tenere sotto una teca di cristallo. Io le uso, con le giuste accortezze, come fossero delle “daily car”.

Qual è la gara più bella che ricordi di aver disputato?

“Monza 2023 con Alfa Revival Cup, dove c’era un’atmosfera spettacolare grazie al WEC. Ho vinto nel circuito di casa, un’emozione indescrivibile.”


Che obiettivi ti sei fissato per la seconda parte della stagione 2024?

“Siamo un gruppo di 3/4 piloti in lotta per il campionato e punto a fare bene anche nelle tre gare che rimangono.”

 

Qual è il tuo circuito preferito? E in quale vorresti correre?

“Amo il Mugello, dove ho guidato molte volte. Mi piacerebbe gareggiare a Spa o sul vecchio Nurburgring (Nordschleife).”

 

Cosa consigli ad un giovane che si vuole avvicinare al mondo delle corse in Alfa Revival Cup?

“Direi di partire con dei mezzi non impegnativi da guidare come una GT Junior. Una GTAm ha una discreta potenza, nessun controllo elettronico, è più faticosa da gestire. La passione per l’Alfa Romeo classiche la si ha nelle vene: quando sali a bordo provi sensazioni che nessun’altra vettura può trasmetterti.”