11 Gennaio, 2024: Le prestazioni della coppia Petrone-Barri sono state per tutta la stagione di ottimo livello, sempre da prime posizioni, ma nel bilancio finale a mancare è stato proprio un acuto che li portasse ad un meritato podio.
“Siamo sempre arrivati vicino, abbiamo preso la medaglia di legno in più occasioni, con due quarti, anche a Vallelunga siamo arrivati a poco dal podio, ma è sempre sfumato.”
Perché hai scelto di correre nell’Alfa Revival Cup?
“Perché mi piace correre con auto che richiedono ancora di essere guidate, con un cambio vero, frizione e freni senza assistenza.
Inoltre Alfa Revival Cup è un bel campionato con titolazione FIA ufficiale, molto competitivo in cui ci si diverte prendendosi nella giusta misura sul serio.
Il campionato è professionale, molto ben organizzato, in cui l’ingresso di Canossa ha portato l’introduzione di nuove piste su cui venire a correre. Ad esempio, abbiamo avuto la pista di Misano in esclusiva, abbiamo fatto un bellissimo evento a Monza con il WEC ed altri begli eventi su piste importanti.”
Corri con la vettura più performante, tra le tante che possono scendere in pista, nelle varie categorie dell’Alfa Revival Cup. Come sei arrivato al modello GTAm?
“Ho corso per un po’ di anni con una GT Sprint 1600, poi con una GTA ed il GTAm rappresentava un po’ il culmine della scalata alla competitività.
Oggi la GTAm è la vettura più competitiva nell’Alfa Revival e la più divertente da guidare perché ha gomme slick, ha i cerchi larghi, il cambio con gli innesti frontali ed il motore con qualche cavallo in più. In sostanza è molto divertente, decisamente una bella auto”.
C’è un aspetto che ha richiesto, secondo il tuo parere, una gestione dei weekend, utilizzando una certa strategia?
“Si, le gomme. Le Pirelli che abbiamo utilizzato sono gomme che vanno gestite. L’ora di gara è il tempo massimo per la durata di questa gomma. Gli ultimi dieci, quindici minuti di corsa li facciamo sempre molto di traverso.”
Con Giacomo Barri, pilota con cui condividi l’auto, come gestite gli eventi di gara?
“Giacomo, oltre ad essere molto più giovane di me, è un pilota professionista, un collaudatore molto bravo dal quale imparo molte cose.
Adesso con telemetria e video on-board, siamo tecnologicamente avanzati e così posso carpire qualche segreto da Giacomo.
Per quello che riguarda la gestione della gara, solitamente la dividiamo a metà, facciamo un turno ciascuno.”